Il lago, le montagne, le colline, i fiumi: lo hu Altomincio Village gode di una posizione strategica perfetta per raggiungere in pochissimo tempo il cuore dell’avventura, e altrettanto facilmente tornare alla base giusto in tempo per un tuffo rinfrescante in piscina e un aperitivo prima di cena.
Da Mantova a Peschiera in Bicicletta
Proprio davanti allo hu Altomincio Village, lungo le sponde del Fiume Mincio corre la Ciclabile del Mincio, che unisce Peschiera a Mantova. Si tratta di una strada asfaltata che si sviluppa totalmente in piano per una lunghezza di 43 km lungo gli argini del Mincio e tra i campi. È vietata alle auto, sicura al 100% e adatta anche ai più piccoli. Con una bicicletta elettrica puoi percorrerla in tranquillità, fermandoti per fare una pausa relax o per visitare quello che ti incuriosisce. Ti consigliamo di partire la mattina, in direzione Mantova. Mantenendo il fiume sulla destra pedalerai nel verde fino all’incredibile paese di Borghetto sul Mincio. Se sei partito presto dallo hu Altomincio Village, probabilmente quando arriverai a Borghetto negozi e ristoranti saranno ancora chiusi, e così tu potrai goderti la magia del paese in perfetta solitudine. Avrai poi tempo, al tuo ritorno, di fermarti nuovamente e passeggiare tra le stradine piacevolmente affollate. È il momento di riprendere la bici e tornare sulla Ciclabile del Mincio. A 23 km dallo hu Altomincio Village incontrerai il fantastico Chiosco dei Mulini, un locale proprio in mezzo al fiume, che offre piacevoli colazioni, pranzi e cene e una stazione di ricarica per le biciclette. Il Chiosco dei Mulini, da cui partono altre ciclabili, può diventare la meta del tuo viaggio. Qui potrai riposarti sotto gli alberi e bere un aperitivo mentre i tuoi bambini giocano in sicurezza, e poi ritornare verso lo hu Altomincio Village, e magari decidere di fermarti a visitare il bellissimo Parco di Sigurtà. Altrimenti prosegui in direzione Mantova. Da qui in poi la Ciclabile del Mincio corre attraverso i campi fino a raggiungere i laghi di Mantova, dove potrai partire verso nuove avventure.

Avventure sui laghi di Mantova
Fino al Settecento, il viaggiatore che avesse raggiunto Mantova avrebbe visto una città-isola completamente abbracciata dalle acque dei suoi quattro laghi, finché uno, quello di Paiolo, non fu prosciugato, permettendo l’espansione della città. Anche se sembrano essere lì da sempre, i tre laghi superstiti sono opera dell’uomo: nel 1190 l’ingegnere bergamasco Alberto Pitentino domò infatti le acque del Mincio, impedendo al fiume di inondare Mantova e trasformarla in palude. Il Lago di Paiolo era l’unico lago naturale dei quattro; fu interrato nel Settecento per rendere più salubre l’aria e per consentire lo sviluppo della città oltre l’antico perimetro. Il Lago Superiore, il più vasto e affascinante, è collegato al Lago di Mezzo dal Vaso di Porto. Un tempo, questa diga si chiamava Ponte dei Molini perché prima dei bombardamenti del 1944 ospitava 12 mulini ad acqua, nominati come gli altrettanti apostoli, che per funzionare sfruttavano il dislivello di circa 3 m con il Lago di Mezzo. Dal 1984, il lago fa parte della Riserva Naturale Valli del Mincio e, grazie alla ‘fata del loto’, Maria Pellegreffi, che nel 1921 trapiantò nel lago alcuni rizomi del fiore del loto, in estate ‘esplode’ dei bianchi e dei rosa di queste magnifiche aiuole galleggianti. Il Lago di Mezzo è il più piccolo e il più profondo: in alcuni punti il fondale tocca i 15 m. È separato dal Lago Inferiore dalla diga e dal Ponte di San Giorgio, dal quale si gode di una splendida vista sulla città. Nelle giornate di sole, i mantovani amano rilassarsi sulle sponde dei tre laghi cittadini, magari pescando o portandosi l’occorrente per un picnic. Il più affollato è solitamente il Lago di Mezzo, dove il Parco della Scienza, all’aperto, accoglie adulti e bambini con interessanti esperimenti scientifici. Più tranquillo è il Lago Superiore, le cui rive, orlate di canneti, sono popolate da trampolieri. Dalle sponde del Lago Inferiore, infine, si gode di una vista spettacolare. Per una foto del più classico dei panorami della città, scegli la mattina (nel pomeriggio sarete completamente controluce), attraversa a piedi il Ponte di San Giorgio e imbocca lo sterrato sulla destra che conduce al Centro Canoa Sparafucile: il panorama ti lascerà senza fiato. È possibile ammirare Mantova dall’acqua o raggiungere destinazioni come Ferrara e Venezia, grazie ai numerosi tour , tutti con guida a bordo, organizzati. Navi Andes e Motonavi Andes Negrini organizzano anche il pranzo a bordo.


Tra cascate e grotte preistoriche
Nel territorio di confine tra la bellissima Valpolicella, terra di grandi vini, e la Lessinia, Breonio è un borgo di pietra nel territorio settentrionale del Parco Naturale Regionale della Lessinia. Nel borgo, la suggestiva Chiesa di San Marziale, costruita in legno e pietra, che è quasi sempre aperta e accogliente per i visitatori con i suoi bellissimi affreschi. Prima di raggiungere Breonio, fai tappa a Molina, dove potrai scoprire uno dei tesori più affascinanti della Valpolicella: il Parco delle Cascate di Molina. Questo parco naturale si sviluppa intorno a un vorticoso torrente che crea cascate spettacolari. Attraverserai sentieri che variano dai 30 minuti alle due ore, immersi in una flora di rara bellezza e punteggiati da vecchi mulini. Nel cuore del parco troverai ponti sospesi, altalene che sembrano librarsi nel vuoto e pareti di roccia vertiginose, che rendono l’esperienza unica e indimenticabile. Dopo l’escursione, concediti una passeggiata nel borgo di Molina e lasciati incantare dai riflessi della pietra bianca, usata per costruire le case del paese. Qui troverai la cantina Terre di Molina, dove Agostino ti racconterà con passione la storia del vino Ardarì, esempio di viticoltura eroica, e potrai acquistare una bottiglia come ricordo. Tornando verso la parte bassa della Valpolicella, non perdere l’occasione di visitare la Grotta di Fumane: questo sito archeologico preistorico è tra i più importanti d’Europa e custodisce testimonianze straordinarie della vita, dell’economia e della spiritualità di 40.000 anni fa.
